Qualche anno fa (diciamo più o meno 13) i miei adorabili genitori mi regalarono un volumetto sulla cui copertina c'era un titolo un po' ansioso e che, a leggerlo, mi fece venire gli incubi per giorni e giorni. Tale volumetto altro non era che la sesta parte delle avventure, o meglio, disavventure, di tre bambini che più sfigati di così non si può.

Nonostante l'ansia e il terrore che mi instillò, visto che è risaputo che quando si tratta di libri, e non solo, so essere particolarmente masochista, mi misi in testa che avrei dovuto assolutamente leggere tutti i volumi della serie per saziare la mia fame di conoscenza. Purtroppo i libri erano troppo piccoli per i miei gusti e i miei lungimiranti genitori preferivano comprarmi mattoncini enormi, in modo da non dilapidare i loro stipendi in soli libri per la divoratrice assatanata che si ritrovano per figlia, perciò la mia conoscenza sulla serie intera è stata rimandata fino a qualche giorno fa quando, spinta da un'irrefrenabile voglia di ritornare una nanerottola, ho scaricato tutta la serie sul mio ebook reader. 

E' stato l'inizio della fine delle mie notti tranquille e senza incubi.

Violet, Klaus e Sunny Baudelaire sono tre piccoli orfani, la cui storia comincia proprio con la morte dei genitori in un incendio, i quali li hanno lasciati nelle mani del Signor Poe, un banchiere perennemente raffreddato, che non solo deve gestire la loro enorme fortuna economica, ma deve anche trovar loro un tutore adatto, le quali cose si rivelano più difficili del previsto per via dell'orribile Conte Olaf.

Nel primo volume, 'Un infausto inizio', il tutore designato è proprio il Conte Olaf, un uomo che si contraddistingue, oltre che per la sua cattiveria, anche per l'unico sopracciglio e un tatuaggio a forma di occhio sulla caviglia sinistra, particolari che aiuteranno i tre bambini a riconoscerlo in ogni avventura. Il Conte, in realtà, è un attore terribilmente vanesio e avido, il cui solo scopo è far fuori i bambini per poter impossessarsi della loro fortuna. Dopo essere stato scoperto, il Signor Poe deve trovare una nuova sistemazione ai Baudelaire e nel secondo volume, 'La stanza delle serpi', vengono affidati ad uno zio erpetologo che, tuttavia, sarà loro tutore per poco, per via della brutta e triste fine che il Conte Olaf, travestito da segretario, gli farà fare. Nel terzo volume, 'La funesta finestra', i tre bambini vengono affidati ad un'altra zia, paurosa ed egoista, ma ancora una volta verranno trovati dal malefico Olaf che di lasciarli perdere non ne vuole proprio sapere.

Come avrete capito non sono romanzi impegnativi, anzi, essendo rivolti ad un pubblico di bambini sono molto semplici e scorrevoli, ma nonostante questo sanno mettere addosso un'ansia assurda. Ruota tutto attorno alle ingiustizie che i tre Baudelaire devono affrontare, mai compresi e ascoltati, etichettati come ossessionati e birbanti, e tu, lettore, sei sempre lì ad un passo dall'inveire ad alta voce contro il Signor Poe, il tutore di turno e il Conte Olaf, e non riesci a capire come qualcosa di così paradossale come i vari travestimenti del Conte riescano a passare inosservati a tutti: insomma, se se ne accorgono tre bambini (e si sa che i bambini sono la bocca della verità), perchè non dovrebbero accorgersene anche gli adulti? 

Lo stile di Snicket, o meglio, di Daniel Handler, mi piace molto: adoro quando spiega il significato di una parola a seconda del contesto e adoro gli incisi di inizio capitolo, in cui spiega e preannuncia alcune delle cose che succederanno. E poi amo la finzione letteraria attorno alla quale ruota tutta la narrazione!

Da 'Una serie di sfortunati eventi' è stato tratto un film (bellissimo) con Jim Carrey e ora anche una serie tv Netflix con Neil Patrick Harris nei panni del Conte Olaf. Meraviglioso. Non vedo l'ora che sia il 13 gennaio solo per potermela gustare tutta, e a fanculo gli incubi.